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7 Marzo 2023 antifurto 0 commenti

Videosorveglianza in condominio

videosorveglianza in condominio

La sorveglianza di unità immobiliari e di aree condominiali rappresenta un tema di particolare interesse per i condomini. Quali regole bisogna seguire? Installare un sistema di videosorveglianza in condominio è possibile, ma occorre seguire specifiche regole per proteggere la privacy delle persone e assicurare una videosorveglianza efficace. Leggi nell’articolo permessi regole e come installare un impianto.

Furti, rapine, denunce ma nessun testimone. Questa dinamica ormai è diffusa in molti comuni, specialmente del nord Italia, dove il crescente fenomeno dei furti ed altri reati nelle proprietà private desta preoccupazione tra i cittadini e le autorità locali.

Per combattere questo problema, moltissimi si sono dotati di sistemi di videosorveglianza, non solo per tutelare uffici e negozi, ma anche per proteggere le zone residenziali. Ci capita sempre più spesso di trovare segnaletiche e telecamere di videosorveglianza all’interno dei condomini, in particolare nelle zone comuni, come gli ingressi, il cortile e le scale.

La videosorveglianza nel condominio è il metodo più sicuro per scoraggiare e fermare tempestivamente i responsabili dei furti. La sorveglianza di unità immobiliari facenti parti di un caseggiato e/o di aree condominiali rappresenta un tema di particolare interesse per i condomini. Come funziona?

 

Impianto di videosorveglianza condominiale: le regole

I condomini che vogliono installare un impianto di videosorveglianza devono seguire precise regole. A differenza di un impianto di videosorveglianza privato, cioè per sorvegliare l’ingresso del singolo appartamento, nel caso di impianto di telecamere sulle aree comuni condominiali bisogna seguire le norme dettate dal Codice sulla Privacy.

Il primo step è l’autorizzazione ottenuta con la maggioranza dei partecipanti all’assemblea condominiale, ovvero almeno il 50% +1 dei voti favorevoli. L’autorizzazione per l’installazione delle telecamere di sicurezza nelle parti comuni condominiali è obbligatoria e si potrà procedere alla consultazione dei vari preventivi solo se la maggioranza dei condomini ha deliberato a favore dell’installazione. A seguito della scelta del fornitore e del sistema di videosorveglianza da installare bisognerà solo segnalare la presenza delle telecamere con appositi cartelli, mentre le registrazioni devono essere cancellate dopo 24 o 48 ore.

 

Come funziona la videosorveglianza nei condomini

Quindi ricapitolando, se il sistema di videosorveglianza è privato, l’unica incombenza da fare è affiggere il cartello. Invece, se la persona sceglie di inquadrare le aree comuni, serviranno sia il cartello che le autorizzazioni. Insomma, tutto dipende da come viene posizionata la telecamera.

Dove è consigliabile  posizionare le telecamere di videosorveglianza? Ne abbiamo parlato in un nostro precedente articolo: il corretto posizionamento delle videocamere dipende da molti fattori.

In generale le telecamere di videosorveglianza devono essere posizionate in modo da coprire i punti più critici come la porta principale al piano terra e le finestre del primo piano. Inoltre, le telecamere devono essere collocate in modo da riprendere solo le aree da controllare e devono essere dotate di dispositivi di sicurezza ad accesso consentito solo ai tecnici (e ai proprietari). Chiaramente i dati raccolti non devono essere diffusi o essere usati per altri scopi diversi da quelli della sicurezza.

Le sanzioni per chi installa telecamere di videosorveglianza senza autorizzazione sono molto alte, si violano infatti le norme a tutela della privacy e riservatezza dei condomini.

 

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