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Occupazione abusiva della casa, come evitarla

come difendersi dall'occupazione abusiva della casa

Leggendo questo titolo forse avrai pensato “che strano argomento in un blog che si occupa di sistemi d’allarme!”. Ma se ci rifletti un attimo, capirai il perché. 

Quando sentiamo notizie particolari, tipo storie di chi è vittima di occupazione abusiva della casa, tendiamo a pensare che a noi non capiterà mai. Ci sembra strano anche solo credere che sia accaduta una cosa del genere.
Invece, le statistiche di FederCasa ci raccontano di una situazione molto diversa: sono circa 48.000 gli immobili occupati abusivamente in Italia. 

Quindi da “fatto strano” l’occupazione abusiva della casa diventa una realtà possibile, dalla quale difendersi.
Proviamo a suggerirti come.

Che cosa si intende per occupazione abusiva della casa

Con tale locuzione ci si riferisce “alla condotta da parte di chi decide di invadere la proprietà altrui, stabilendosi all’interno di essa senza averne alcun titolo, al fine di trarne un’utilità o un vantaggio. Il tratto distintivo di questo tipo di comportamento risiede nella arbitrarietà con cui l’occupante decide di insediare la propria dimora in uno spazio che non gli appartiene”.

C’è da immaginare che, avendo il dolo come presupposto di partenza, chi decide di occupare una altrui proprietà metta in atto alcune tattiche preliminari:

  • aspettare che l’immobile sia libero
  • verificare la non esistenza di particolari sistemi di sicurezza
  • studiare il modo migliore per introdursi nell’abitazione
  • scegliere il momento giusto per insediarsi in casa

In considerazione di questi punti, la seconda casa rappresenta praticamente il Paese delle Meraviglie per chi intende procedere ad un’occupazione abusiva.
Spesso sono disabitate per lunghi periodi, difficilmente vengono dotate di impianti di video sorveglianza o antifurti, c’è tutto il tempo per capire come effettuare l’effrazione.

Qual è l’iter per rientrare nel pieno possesso della casa

Il fattore tempo è quello che forse più degli altri gioca a favore degli abusivi. Infatti, quando il proprietario legittimo scopre l’eventuale occupazione, l’iter che deve seguire per rientrare nel pieno possesso della casa, è tutt’altro che semplice e veloce.

Una volta denunciata l’occupazione abusiva della casa, si apre infatti un processo di verifica che può durare anche anni. Il caso più frequente è che, al momento della denuncia, gli occupanti abusivi dichiarino di pagare al proprietario un affitto in nero, ribaltando così la “colpa” e costringendo a un enorme aggravio di tempo e risorse da parte delle Forze dell’Ordine per sbrogliare la matassa. Che diventa ancora più intricata nel caso in cui nel nucleo familiare insediato nell’edificio ci sia anche un minore.

Quando poi finalmente si rientra in possesso della propria casa, inizia la conta dei danni: intanto le spese legali sostenute e poi il necessario lavoro di ripristino dell’abitazione, nel caso in cui si presenti danneggiata, o di sanificazione, considerata la presenza di sconosciuti.
Insomma, una vera debacle che sarebbe stato sicuramente meglio evitare!

Come difendersi dalla possibile occupazione abusiva della casa

Ecco quindi che torniamo al quesito di apertura: perché un articolo sull’occupazione abusiva della casa in un blog che tratta la tematica dei sistemi di sicurezza?
Perché installare un sistema di sicurezza e/o video sorveglianza è il modo sicuramente più efficace per evitarla!

I sistemi antifurto di nuova generazione, possono essere collegati ai dispositivi mobili – tablet, smartphone, personal computer – e possono dialogare con essi in tempo reale, inviando notifiche e mostrando la situazione in real time.
E, se sono collegati ad una centrale operativa, avvisano anche le Forze dell’Ordine in pochissimi secondi, minimizzando il tempo di reazione nel momento in cui si verifica un’effrazione.
Ciò permette di intervenire nell’immediato e quindi di risolvere il problema alla radice.

Contattaci e, insieme, terremo al sicuro la tua proprietà!