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12 Giugno 2020 Sicurezza 0 commenti

Metti in sicurezza la tua casa con il Bonus videosorveglianza

Nel 2020 è stato confermato il Bonus videosorveglianza.
Un incentivo per mettere in sicurezza la propria abitazione, che era stato introdotto già nel 2016 in Italia, inizialmente sotto forma di credito d’imposta al 100%, successivamente compreso nel Bonus ristrutturazione.
Ora è possibile detrarre il 50% delle spese sostenute per impianti di antintrusione e di videosorveglianza.
Il bonus è valido per interventi effettuati fino al 31 dicembre 2020.

Cosa è compreso nel Bonus videosorveglianza

Di seguito le spese che rientrano nel Bonus videosorveglianza:

  • spese di sopralluogo, progetto e installazione delle videocamere di sicurezza
  • spese per l’acquisto dei materiali
  • compenso per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti.

Sono esclusi i contratti stipulati con agenzie di videosorveglianza.

Chi può accedere al Bonus videosorveglianza

Possono usufruire della detrazione i privati cittadini, assoggettati all’IRPEF: i proprietari degli immobili, i titolari del diritto di godimento, i familiari conviventi, come ad esempio i coniugi, conviventi, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado, il coniuge separato ma che è assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge.
Non esiste un Bonus videosorveglianza per le aziende.
Per richiedere il Bonus il cittadino privato deve essere in regola con i pagamenti di TASI e IMU, l’impianto deve essere installato da un professionista del settore, la dichiarazione dei redditi deve riportare la spesa sostenuta e i dati catastali dell’immobile su cui l’intervento è stato eseguito.

E se si è in affitto?

Chi non è proprietario dell’immobile, ma è inquilino dell’abitazione, può ugualmente usufruire della detrazione fiscale per l’installazione di un impianto d’allarme.
Per ottenere il bonus, in questo caso, alla documentazione richiesta bisognerà aggiungere anche gli estremi di registrazione del contratto di locazione o di comodato. Ovviamente, si dovrà avere il consenso da parte del proprietario per eseguire i lavori.

Come funziona la detrazione

L’agevolazione fiscale si riferisce ad interventi effettuati nell’anno solare 2020, dal 1° gennaio fino al 31 dicembre.
La detrazione viene effettuata in 10 rate annuali di pari importo, purché il pagamento sia stato effettuato tramite bonifico bancario, bonifico parlante o bonifico postale.

Bonus sicurezza: anche grate e rilevatori di apertura

Fino al 31 dicembre è possibile non solo avere detrazioni fiscali per sistemi di allarmi e videosorveglianza, ma anche per altri interventi utili a mettere in sicurezza la propria abitazione.
Grazie al Bonus sicurezza è possibile detrarre anche il 50% delle spese sostenute per l’installazione di grate per le finestre, porte blindate o rinforzate, saracinesche, tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento, serrature, rilevatori di apertura ed effrazioni per i serramenti, lucchetti, catenacci, spioncini, casseforti a muro.

Come ottenere le detrazioni

Sia per il Bonus videosorveglianza, che per il Bonus sicurezza, le spese per gli interventi non vanno pagate in contanti, come si diceva.
È poi necessario inserire nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile e alcuni documenti che annotiamo di seguito:

  • ricevuta dei bonifici, fatture o ricevute fiscali
  • domanda di accatastamento (per gli immobili non censiti)
  • eventuali ricevute di pagamento dell’IMU
  • delibera dell’assemblea per l’eventuale esecuzione di lavori sulle parti comuni del condominio
  • dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori da parte del possessore dell’immobile.

Per ogni dubbio o domanda, contattaci pure.
Possiamo anche effettuare un sopralluogo e consigliare la soluzione più idonea per te, per stare a casa o fuori casa tranquilli e senza preoccupazioni.